Testimonianze 19

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Alcune testimonianze che raccontano storie di uomini e di donne che hanno avuto il coraggio di affrontare le proprie paure e sconfiggere il disagio, la malattia, a volte la morte.
Brevi frammenti di storie di eroi di tutti i giorni che hanno accolto l'invito a fare della propria esperienza di vita, di dolore e del lavoro insieme, uno stimolo a non arrendersi mai e a cercare, volere sempre una soluzione. Un dono a chi legge, un esempio della meravigliosa sensibilità dell'animo umano.
A loro il mio ringraziamento personale per aver voluto condividere ciò che abbiamo vissuto insieme e che nel tempo ci unisce.

 

Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e gli anni al momento dell'invio del testo.

indice - testimonianze 19

  • Ansia, parlare in pubblico, cibo, testimonianza di un medico
  • Ansia e insonnia, una buona ragione per non dormire
  • Libera dopo 50 anni di paura

 

 

 

ELENCO COMPLETO delle testimonianze qui

Ansia, parlare in pubblico, cibo, testimonianza di un medico

Mi sono rivolta al Dr. Comello perché ero giunta a un bivio insormontabile, almeno per come lo concepivo. Arrivata all’apice della carriera, dopo anni di sacrifici, dovevo parlare a un pubblico di non solo medici per divulgare conoscenza ed esperienza. Torno indietro nel tempo… Nasco timida, e l’infanzia e l’adolescenza in una famiglia disfunzionale hanno eretto muri che nel tempo sono diventati montagne insormontabili. Oltre queste montagne, so che non voglio e non posso andare, perché affrontarle sarebbe un supplizio. Riconosco i miei limiti e cerco di vivere al di qua di esse, ma sento costantemente il disagio che da sempre mi accompagna. Con il passare degli anni, il disagio diventa via via più chiaro: ho bisogno di parlare, di esprimermi, di condividere, ma so che non posso, perché questo non è previsto nel mio essere. Negli ultimi 20 anni ho letto libri di psicologia, seguito corsi (mindfulness, ipnoterapia, ecc.) e intrapreso percorsi con psicologi, che hanno migliorato la situazione, ma non l’hanno risolta. La passione per il mio lavoro, però, mi spinge a confrontarmi con il pubblico per comunicare i miei risultati. Qualche ora prima di ogni presentazione, faccio uso di ansiolitici, ma ogni volta subisco una violenza che genera un fortissimo stress prima, durante e dopo gli eventi, e mi costringe anche ad astenermi dal lavoro per giorni. Dall’altra parte, però, nessuno sembra accorgersi di nulla, e continuo a ricevere complimenti e riconoscimenti sempre più importanti. Dopo circa un anno di eventi, mi sento esausta e si è sviluppato un rapporto disfunzionale con il cibo. Decido quindi di mollare tutto, perché ci sono blocchi oltre i quali non è possibile andare e tutta questa violenza è troppo. Decido di continuare il mio lavoro, ma senza più dedicarmi alla divulgazione. Un’amica mi parla del Dr. Comello. Conosco già l’ipnosi, ho letto tantissimo e di tutto, ma voglio comunque provare. Incontro il Dr. Comello, che è di poche parole, semplici, contesta la mia visione e mi dice che solo chi realmente vuole guarire può farcela… L’esame di coscienza è immediato, perché sono esausta e sento davvero che voglio sgretolare le montagne: mi affido. Il percorso dura più di quanto il dottore avesse previsto, e ci sono alcune cose sulle quali mi invita a riflettere e ad agire. Durante l’ipnosi, raggiungo un livello di "coscienza" (se così si può dire) che mette in armonia i pensieri con il mio essere. Questo stato è tangibile e, se potessi scegliere, starei sempre in questo "luogo", perché è la pace che tanto anelavo. Con il tempo, questo stato di pace cresce dentro di me e sgretola velocemente le montagne. Oggi guardo indietro, stranita per la velocità con cui è cambiato tutto. Cosa è successo? È migliorato il rapporto con i miei genitori, con i miei figli, si sono autoeliminati i rami secchi. Ho vicino persone di cui mi fido, ho un rapporto normale con il cibo, ho un lavoro che amo, ma soprattutto amo parlare in pubblico.  È piacevole l'altra parte del mio lavoro, dedicata a insegnare e condividere la mia esperienza attraverso la scuola che ho creato. Inoltre, sono attiva su tutti i social, mettendoci la faccia. Non è tutto rosa e fiori. Non sono figlia di medici, non sono mai stata sponsorizzata da nessuno, non sono universitaria e non mi sono mai legata a nessuno per convenienza. Questo mi ha permesso di arrivare in alto, ma allo stesso tempo mi ha fatto guadagnare l’odio e gli attacchi di molti. Oggi, però, parlo a un pubblico nazionale e internazionale, non solo di medici, perché condivido la mia esperienza e i miei risultati. Le critiche costruttive sono sempre ben accette, mentre gli attacchi gratuiti sono un problema degli altri. Non sento la necessità di dare spiegazioni e, anzi, mi fanno sorridere. Come chiedo sempre ai miei pazienti dopo vari mesi dall’intervento: la sua vita è migliorata rispetto a prima del trattamento? Se tornasse indietro, lo rifarebbe? «Ebbene sì… all’infinito.». Grazie Dr. Comello

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Ansia e insonnia, una buona ragione per non dormire

Sono sempre stato un soggetto ansioso e ipocondriaco. Negli ultimi anni mi sono reso conto che quest'ansia (ingiustificata) dovuta soprattutto alla paura di avere qualche brutta malattia, mi ha portato a dormire sempre di meno la notte e a pensare sempre di più a brutte cose. Sono arrivato al punto di diventare un soggetto insonne. Non sapendo cosa fare mi sono rivolto al mio medico il quale mi ha prescritto delle gocce per favorire l'addormentamento. Effettivamente le gocce mi hanno fatto dormire, ma essendo contrario ai farmaci, anche perché creano dipendenza, ho dovuto trovare una soluzione diversa. Su indicazione di un carissimo amico ho contattato il Dott. COMELLO e così ho iniziato la mia terapia con l'ipnosi. La sua voce pacata e la sua personalità mi hanno aiutato a parlare dei miei problemi. Nel corso delle sedute mi sono sentito rilassato sia mentalmente che fisicamente. Questo benessere mi ha aiutato a liberare la mente dalle paure e dai cattivi pensieri. Dopo alcuni mesi, oggi riesco a riposare di più e a pensare di meno. Grazie di cuore al Dott. COMELLO e alla Dott.ssa PATRIZIA.        

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LIBERA DOPO 50 ANNI DI PAURA

Ci ho messo circa cinquant’anni per capire che essere sereni non era sbagliato. Ho vissuto tutta la vita con la colpa di aver vissuto con un padre violento, pochi soldi e poco cibo e un corpo marchiato anzitempo. Cresciuta poi in vari collegi, dove le parole della chiesa erano bontà, generosità o perdono, sapevo esattamente che mi aspettava la vita vera, quella pronta a colpirmi di nuovo. Il pensiero ricorrente è diventato quello che da chiunque e in ogni situazione poteva arrivare un pericolo da cui bisognava difendersi. La mia perenne condizione di allarme era un alone che mi circondava e che si spandeva come un’onda scura. L’esistenza non prevedeva leggerezza perché lasciava spazio a possibili errori e conseguenze pesanti. I problemi andavano affrontati con fatica, sottolineati, ricordati come un monito. È qui che si è inserito il pensiero del Dr. Comello. In un incontro che non mi riguardava personalmente, ma una carissima persona a cui sottolineavo continuamente che era in difficoltà, mi ha fermato: “Adesso siamo in un altro momento, se continui a pensare che c’è un problema, quello continua a esistere”. Il seme del dubbio ha cominciato a insediarsi nella mia mente aprendo una crepa e lasciando entrare uno spiraglio di luce. Ho capito che potevo, dovevo, lasciare andare, cristallizzare il passato lì dov’era. Non riuscivo a concretizzare quel pensiero e quindi mi sono sottoposta al metodo del Dr. Comello con ipnosi e con terapia neurosensoriale. Ho finito il mio percorso ed è rimasta in me la certezza che tutto ciò che ho vissuto mi ha segnato, ma il presente e il futuro non sono il passato e vanno accolti e vissuti. Chi mi vive accanto mi ha detto che mi vede e mi sente “libera” e non poteva essere il complimento migliore.

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