La mia esperienza 5

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I  pazienti nel loro percorso terapeutico utilizzano la Terapia Neurosensoriale come acceleratore dei processi terapeutici. Qui di seguito alcune testimonianze della loro prima seduta.

Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e l'età al momento della stesura del testo.

A. 41

Dai primi arpeggi ho sentito un senso di rilassatezza sia fisica che mentale che, con variazioni, è stata continuativa fino al termine. La prima sessione di arpeggi mi ha fatto percepire maggiormente la mia parte inferiore, prima evidenziando i dolori dal bacino fino al piede della gamba destra, successivamente ho sentito qualche fastidio alla gamba sinistra. Ho pensato in questo frangente come la vibrazione non arrivasse molto alla testa. Nella seconda sessione, tra le sensazioni di benessere  e cura, è affiorato un fastidio al petto. Nella terza ho sentito il piacere della profonda sensazione anche al corpo. Ho avuto qualche pensiero rimandante la seduta poco prima fatta, che ho tentato di far vibrare al suono.

D. 38

All’inizio mi è sembrato di sentirmi immersa in un caos, in un mix non ben identificabile di emozioni e sensazioni che si sono quasi subito rivelate molto positive e piacevoli. In pochissimo tempo tutto ha trovato il suo ordine e il suo significato. L’esperienza è stata molto rilassante e per nulla fastidiosa (per me che soffro di mal di testa le vibrazioni sono sempre, di solito, fastidiose). Soprattutto la fine, gli ultimi momenti sono stati molto rilassanti, mi sentivo molto leggera e veramente “in armonia”. Qualche pensiero e flash qua e là, che ho cercato di allontanare senza troppa fatica.

C. 56

Un giretto in Paradiso. Inteso come luogo dove si sta proprio bene. L’orecchio chiuso ha disturbato in quanto anomalo, fuori luogo. Poi il suono basso che ha portato la paura. L’ho percepito come il classico “colpo basso” che arriva a ciel sereno, quando tutto va bene e non ti aspetti questo cambio. Il secondo colpo basso mi ha colta preparata, me l’aspettavo ma ha comunque disturbato. Le mani calde in modo particolare e un leggero dolore al ginocchio sinistro che pensavo guarito definitivamente. Ho tenuto una posizione che in genere non reggo se non per qualche minuto. Mi ha sempre accompagnato il pensiero di avere una mente fertile. I miei cari mi hanno salutato. Ho visto da lontano la terra e l’inferno. Sapevo di cosa parlavo.

M. 24

Mi sono sentita rilassata fin da subito. Il suono emesso mi ha fatto immaginare un bastoncino di legno su e giù all’interno di un cono profondo con superficie non liscia, ma con delle piccole ondine. Questo suono si ripeteva come un’eco. Inoltre ho immaginato delle forme realizzate dal bastoncino di legno, a seconda del suono emesso: prima un otto rovesciato, poi un nastro (di quelli usati nella danza) che creano una serpentina. Il tocco singolo sulle corde invece mi ha fatto immaginare un tamburo. Ad un certo punto è stato come se non sentissi più mani, braccia e gambe. Sensazione di massima calma e tranquillità. Ho ricordato dei momenti della mia esperienza a Dublino con piacere e felicità. La mia mente era libera da ogni pensiero. Ora mi sento serena, senza preoccupazioni.

L. 22

Durante l’esperienza del piano armonico ho provato un’estrema sensazione di leggerezza a livello fisico e mentale. Le immagini e i pensieri che mi hanno accompagnato erano vaghi e confusi. Si trattava per lo più di volti sconosciuti e luoghi che ho visitato. Ho pensato a mia sorella M. e ho immaginato il momento della sua laurea, a quel punto mi sono chiesto se mio nonno sarebbe stato presente: in un primo momento lo era, poi è seguita una breve immagine del suo funerale. A livello fisico è come se il mio corpo si stesse rilassando completamente, ho avvertito una sensazione di formicolio alle mani. Vedevo anche luoghi strani, indefiniti. Mi sembrava quasi di essere in un altro mondo o dimensione, per alcuni momenti.

L. 22

P. 51

Inizia il viaggio dall’alto come un aquila che guarda il mondo sottostante: la valle e i monti meravigliosi da lassù per poi vedere gente che cerca di entrare in una casa e si spintona e ti chiedi il perché. E il suono disarmonico che senti e pensi che potrebbe essere più armonioso, ma poi ti pervade l’anima e ti porta nell’immensità dell’universo in un fluire di corsa verso l’ignoto; un correre stando fermi perché tutto ti accerchia e fluisce. E i colori scuri diventano dorati e la pace pervade ogni cosa. Mille bolle che salgono dall’acqua armoniosa fino a ritrovarti in un insieme di meravigliosi colori come quelli dei fuochi d’artificio che sai che finiranno ma danno una sensazione meravigliosa quando ti portano fuori dal mondo in bianco e nero. E poi acqua e bolle dopo i fuochi e i colori. Avvolta in una “nube” di colori rossi che salgono quasi come un turbine dolce e tenero verso la luce. Un bel viaggio, particolare.

S. 52

Al primo suono ho sentito vibrare la testa e il piede sinistro, mi sono sentita divisa a metà. La parte destra è scesa dal piano armonico, si è seduta sulla sedia e mi guardava dicendomi che tanto non avrei sentito nulla. La parte sinistra sentiva qualche vibrazione nel bacino e calore nella mano. C’è stato un suono nuovo, acuto e rosso, e mi sembrava un velo. Mi sentivo osservata dalla parte destra; immagine di qualcuno che mi faceva ingoiare un liquido rosso. Mi sembrava di essere spinta giù nell’oscurità, sempre più giù. Non posso dire che sia un esperienza piacevole, ma neanche spiacevole; i suoni mi piacciono.

M. 16

Dopo un po’ dall’inizio, ho avvertito formicolii alle mani e un formicolio più lieve al piede destro. Verso la fine, invece, avevo prurito in punti diversi delle gambe, iniziavo ad avvertire un senso di insopportabilità a stare sul piano anche perché mi sentivo la schiena stanca, però mi ha rilassato. Come immagine più nitida ho visualizzato la scena in cui io (in prima persona) ero seduto al banco di scuola vedendo la professoressa che aveva il braccio piegato in avanti e guardava verso dei miei compagni che si toccavano. Questo secondo me l’ho visualizzato perché pensavo a cosa avrebbero fatto a scuola dopo che fossi uscito. Sia perché ero in fase di addormentamento sia perché io sapevo che il piano mi avrebbe aiutato, i miei pensieri del disturbo comparivano e scomparivano a tratti, infatti io mi immaginavo i pensieri che venivano e che una bolla (come uno scudo) li respingesse. Questa bolla, pensandoci, potrebbe proteggere un qualcosa che si trova all’interno come se questa cosa venisse toccata dal pensiero io avvertissi gli “effetti” o pensassi al pensiero nel modo in cui una persona pensa e visualizza questo pensiero. Questo pensiero nella bolla però secondo me è stato forzato da me proprio perché sto pensando che mi aiuta il piano e trovandomi in un posto in cui si viene aiutati (quindi riesco a togliere meglio questi pensieri) è un po’ come se io abbia voluto questa cosa della bolla. Infatti in parte è stato così e sicuramente mi ha aiutato il fatto che è venerdì e ci sarà il weekend e anche che mi ha rilassato il piano armonico. Questa cosa del weekend è perché avendo tante cose indietro tra appunti ecc. e il fatto che voglio scrivere tutto, mi fanno pensare sempre al fatto della scuola.

A. 36

Appena ha iniziato a suonare un senso di malessere, la sensazione del cuore che accelerava i battiti. Poco dopo mi sono abituata a questo suono ed il cuore ha ripreso i giusti battiti. L’orecchio sinistro si è chiuso. La gola era chiusa. Del corpo sentivo solo la testa e la cassa toracica. Ho avuto una scossa alla schiena. Dentro di me sentivo le viscere che si mescolavano. L’unica immagine che ho visto è stata quella di una danza tribale, io che ballavo al ritmo di quel suono.

M. 55

E’ stata un’esperienza troppo forte. La sensazione di soffocamento e difficoltà a deglutire è iniziata subito, molto più significativa di quella che mi accompagna da due anni. Mi ha tenuto compagnia il colore blu, bellissimo, acceso che ho cercato di evocare nei momenti più brutti della seduta. Si è sostituito col verde però e poi con un NON colore quando il senso di soffocamento è diventato davvero insostenibile. Altre sensazioni: schiacciamento sulla pancia. Formicolio dal mignolo sinistro poi tutto il braccio.

M. 51

Inizialmente ho sentito le vibrazioni rimbombare all’interno della mia testa che mi hanno provocato una forte nausea. Improvvisamente mi sono ritrovata in mezzo al mare su una zattera. Il cielo era blu, il sole mi riscaldava e la sensazione era piacevole. In seguito ho sentito delle voci che mi chiamavano sempre più forte (ho pensato qualcosa, ma non riesco a ricordare). Ad un certo punto ho sentito un calore alle gambe, poi sulle braccia e in tutto il corpo, non riuscivo più a muovermi come se ci fosse stata una forza che mi teneva schiacciata sul piano armonico. Parte del mio corpo non la sentivo più, percepivo le vibrazioni solo con la zona sinistra della mia testa. Ad un certo punto sono riuscita a sbloccarmi e ho piegato le gambe, sentivo bruciare una zona circoscritta all’ovaia dx. Terminata l’esperienza ho continuato a sentire una forte nausea.

F. 44

La mia esperienza si divide in due parti. Nella prima mi sono immaginata in acqua, sentivo delle forti vibrazioni in testa e come una sirena giravo su me stessa. Mi sentivo nell’Oceano. Ad un certo punto ho iniziato a sentire la mancanza di aria in gola e quindi salivo in superficie a prendere aria per poi immergermi nuovamente. Quando però le vibrazioni si sono modificate, o forse le ho sentite io così, ho iniziato a sentire delle pulsazioni fortissime al basso ventre, era come se avessi un cuore che batteva nella pancia. Ho quindi messo le mani sulla mia pancia e per un po’ ho creduto veramente di avere un cuoricino che batteva proprio lì. Dall’emozione ho pianto perché finalmente ho sentito una sensazione che non avevo mai provato prima. Ad un certo punto però ho capito che non era un cuore che batteva, ma probabilmente era la mia pancia ... oltretutto ... vuota. Il pianto è diventato di sconforto e a quel punto ho sentito la presenza dei miei nonni che sono venuti a tranquillizzarmi perché ogni volta che piango, parlo con loro. Mi sono sentita stretta in un abbraccio da tutti e due.

C. 38

All’inizio senso di vertigine, durato pochi minuti. Passato questo ho avuto la sensazione di essere su un’amaca con davanti le montagne. Il posto preciso dove trascorrevo le vacanze da piccola: l’hotel aveva le amache in giardino e io ero su quelle amache. Poi mi sono trovata ferma in uno spazio vuoto, buio ma con la luce che entrava da un’apertura sul soffitto. Poi ero sdraiata e andavo in un tubo stretto ma con i riflessi verdi. Infine mi sono trovata nel salotto della casa della nonna.  Senso di formicolio mignolo mano sinistra e senso di pressione basso schiena lato sinistro.

D. 33

Appena terminato mi gira molto la testa, sensazione di aver passato sul piano armonico molto più tempo di 20/30 minuti. Durante l’esperienza ho provato sensazioni molto contrastanti e profonde, non di benessere, ma come se si AMPLIFICASSERO delle emozioni che provavo in quel momento. Oggi infatti mi sento particolarmente preoccupato e ansioso per il lavoro, per la vicina paternità, per il futuro (non saprei bene spiegare i motivi) e durante la seduta ho come avuto l’impressione che queste sensazioni si trasformassero in angoscia. Poi quasi tutto il tempo ho avuto forti sensazioni in testa, vibrazioni leggere sulle scapole e senso di soffocamento in gola. In altre parti del copro niente tranne un dolore durato poco, ma di forte intensità, a livello del coccige e una  lieve sensazione di freddo.

C. 45

Sensazione di isolamento “molto intensa”. Dopo una prima sistemazione dovuta alla consapevolezza di essere sdraiata sul “duro”, la sensazione è scomparsa ed è rimasta solo la consapevolezza. Molto piacevole la percezione del suono che giungeva ad un benessere maggiore quando veniva aumentata la vibrazione con conseguente maggior effetto a livello “cerebrale” e delle caviglie. Ho percepito qualche suono maggiore “TIPO TASTO DI UN PIANO” che mi ha dato una sensazione di armonia. Sono giunta ad un livello pressoché IPNOTICO e ho fatto una certa fatica ad alzarmi, ma soprattutto ad aprire gli occhi. Ho sentito un formicolio ai piedi. Appena iniziata la musica ho avuto come l’idea di essere su di un materassino sulle onde; a livello cranico ho percepito come una leggera vertigine.

S. 56

Dopo pochi minuti dall’inizio mi sono vista fluttuare tra le nuvole bianche, leggera e felice di essere lì. Mi sono vista ridere, sotto di me ho visto delle colline verdissime e dei piccoli villaggi isolati. Sopra di me invece un cielo nero e pesante. All’improvviso quando i toni della musica sono cambiati il cielo nero ha cominciato ad abbassarsi fino ad avvolgermi completamente. Vedevo il mondo sotto di me allontanarsi sempre di più. A quel punto ho provato paura, ma soprattutto un grande senso di solitudine e sono scoppiata a piangere.

C. 17

Oggi, 5 dicembre 2016, ho fatto una nuova esperienza nella quale mi sono abbandonata al suono del piano armonico, quando ho chiuso gli occhi per farmi mettere la benda ho respirato come mi ha detto la dottoressa e all’inizio è stato un po’ difficile perché il mio istinto era di respirare solo con il naso, appena ho sentito il suono mi è venuto in mente una tribù indiana e del fuoco poi quando ho preso confidenza con il suono mi ha ricordato un tagliaerba, quello che sentivo quando andavo alle elementari e alle medie durante l’intervallo, perché nelle case vicine il padrone tagliava l’erba, mancava solo il profumo di erba tagliata e poi per me ero tornata a 7/8 anni fa quando con quel rumore di sottofondo correvo sulle dunette di terra del cortile della scuola o andavo sullo scivolo. Le sensazioni del mio corpo invece sono state: all’inizio un formicolio a metà braccio sinistro, poi una pulsazione di una durata molto veloce nel punto in cui si trova l’utero (imbarazzante), altri formicolii al piede sinistro e poi sono passati al ginocchio della gamba destra, le dita delle mani mi sembravano congelate e quando il suono è finito non mi sentivo nemmeno più la coperta addosso, sembrava che il mio corpo fosse fuori dalla mia testa e dai miei pensieri, che io fossi dentro di lui, ma lui era come morto.

C. 51

Ho cercato di rilassarmi, come mi è stato detto, immaginando i miei pensieri volare via, all’inizio ho sentito solo il corpo vibrare, con una sensazione non molto piacevole, poi ho sentito maggiori vibrazioni nel braccio destro e nel bacino. Ma la sensazione maggiore l’ho avuta in testa e nel collo, le vibrazioni sembravano un trapano, molto simile e paragonabile a quello del dentista quando fa la detartrasi, mi sentivo un collegamento tra le orecchie e come se questo trapano pulisse le pareti della testa, smettendo ad intervalli regolari per farmi riposare, per poi ricominciare. Nell’attimo di silenzio ero in attesa di sentire nuovamente il trapano in azione. Inizialmente, come ho già detto, la sensazione non è stata bellissima, ma con il passare del tempo, sempre più piacevole come se mi pulisse.

B. 46

Ho percepito, come prima cosa, un brivido che partiva da metà schiena e scendeva lungo le gambe. Sentivo queste onde che dai piedi salivano lungo il mio corpo e si intensificavano nella testa (era una sensazione molto forte, quasi fastidiosa). Ho percepito un leggero dolore alla testa, al seno e al fegato, che poi, via via, si è attenuato. Ho visto il profilo di un gruppo di montagne illuminate da un sole molto forte, ma dalla mia posizione le vedevo scure, in ombra. Ho visto la casa di mio padre, la finestra chiusa e la tapparella abbassata, la porta chiusa, non sono entrata. Ho visto solo il tetto dall’alto e me ne sono andata. Ho visto il mio cagnolino che dormiva sul divano e ho sentito abbaiare. Ho visto fasci di luce geometrici (Y e <), un numero 98. Non ho sentito emozioni, ero tranquilla, quasi in dormiveglia. Ho visto acqua schiumosa che sgorgava e scendeva quasi a cascata e scorreva lenta.

A. 43

Ho provato delle sensazioni piacevoli, in continuo aumento a livello fisico, il sentirmi attraversare dalle vibrazioni mi ha dato l’impressione della carezza materna che sistema le cose rimettendo ordine nelle viscere, nei muscoli, pizzicando qua e là vecchi disturbi. Mi sono passate alcune immagini, il cortile dei miei nonni d’estate (io solo), casa mia, con la sensazione di essere disteso sul pavimento, come ogni tanto mi capita di fare, ghiacciai e montagne innevate, spiagge viste dell’alto e profondità marine.