Testimonianze 18

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Alcune testimonianze che raccontano storie di uomini e di donne che hanno avuto il coraggio di affrontare le proprie paure e sconfiggere il disagio, la malattia, a volte la morte.
Brevi frammenti di storie di eroi di tutti i giorni che hanno accolto l'invito a fare della propria esperienza di vita, di dolore e del lavoro insieme, uno stimolo a non arrendersi mai e a cercare, volere sempre una soluzione. Un dono a chi legge, un esempio della meravigliosa sensibilità dell'animo umano.
A loro il mio ringraziamento personale per aver voluto condividere ciò che abbiamo vissuto insieme e che nel tempo ci unisce.

 

Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e gli anni al momento dell'invio del testo.

indice - testimonianze 18

  • Depressione e ansia, come uno spartito di musica caduto a terra
  • Il passato con occhi nuovi e poi come sulle ali di un gabbiano

 

ELENCO COMPLETO delle testimonianze qui

Depressione e ansia, come uno spartito di musica caduto a terra

Anni di vita vissuti con un disagio che non riesci bene ad identificare nonostante indossi un vestito che non senti tuo e che per mancanza di strumenti non sai riconoscere, ma nel quale “devi stare” per compiacere e restituire alla tua famiglia quanto ti ha dato.  Imposizioni familiari inconsce che arrivano dalla tua infanzia e dalla tua vita passata. Parte di questa vissuta “secondo gli altri”, uno schema che ti soffoca lentamente e ti spegne nonostante per te sia la normalità alla quale sei abituato. Diciotto anni in azienda di famiglia e poi la scelta di lavorare all’estero per anni, costantemente in viaggio senza vere radici, la dedizione sempre più forte al lavoro per dimostrare a qualcuno che anche tu sai fare impresa. Arrivi ad alzare sempre di più l’asticella per il lavoro annullando te stesso e le tue esigenze. Recentemente, il Covid all’estero e l’isolamento in una stanza d’ospedale che diventa carcere per una settimana, solo e lontano da tutti, ne esco distrutto mentalmente e fisicamente, già provato da duri anni di lavoro e da una situazione crescente di lieve depressione diagnosticata da medici incompetenti. Relazioni mai stabili, dove forse hai paura a lasciarti andare completamente e la tendenza a ricercare, senza trovarlo, lo schema che tutti i tuoi coetanei adottano: donna della vita, matrimonio, figli, alla ricerca di una felicità che però non arriva mai a compimento. Un episodio che segna il tuo percorso come mai ti saresti aspettato ed anni a tacere una situazione per me insostenibile. Poi invece arriva lei, inetta e subdola a portarmi via un anno della mia vita, scoprirò successivamente quanto sarà dirompente e rivelatrice. Psicofarmaci che credi siano la soluzione ma che diventano la peggior scelta e che ti portano, nel momento di maggior crisi, a non riuscire ad arrivare alla porta di casa. Un attacco di panico un mattino all‘alba, che non ti consente di prendere un volo che fino a mesi prima facevi normalmente, è la goccia che fa traboccare il vaso.  Ti aumentano i farmaci che diventano forieri di fobie e paure che neanche sapevi potessero esistere e che potessi sperimentare, dolore esistenziale che aumenta a dismisura, gli amici che ti abbandonano, non perché non sappiano come gestire la tua situazione ma semplicemente, scoprirai dopo, perché sei tossico con il tuo malessere nelle loro vite e perché non hanno voglia di sedersi ed ascoltarti. Altri amici, inaspettati, che ti stanno vicini come non mai. Mesi senza lavorare vissuti in casa per paura di uscire, con la difficoltà a fare le cose più semplici come scrivere una mail o fare la spesa. La solitudine con la S maiuscola. Stare male con la M maiuscola. Poi il tuo migliore amico ti consiglia di intraprendere un percorso con il Dottor Comello. La prima seduta e poi molte altre dove il tuo lavoro non è l’analisi del tuo passato o della depressione ma piuttosto il riconquistare la tua vita. Giorno dopo giorno, recuperi l’autostima che avevi perso, con grande fatica incominci a vivere nuovamente, sedute settimanali, ipnosi e tanta, tantissima determinazione. La voglia di tornare ed essere davvero te stesso e di riappropriarti della tua vita inizia a scuoterti come un terremoto. Spazza via tutti i vecchi schemi e le vecchie abitudini, le routine che erano solamente una pesante armatura.  Dopo alcuni mesi di terapia, in modo semplice e con una scelta autonoma ed accompagnata dal Dottor Comello, abbandoni ogni farmaco. Inizi a sentire un vento leggero che spira alle tue spalle e che ti spinge ogni giorno. Ora sei pronto ad alzare le vele. La dipendenza dai farmaci credevi essere la tua salvezza, la decisione di abbandonarli è la tua miglior scelta, insieme a molte altre. Il tuo cervello riprende le attività che conosce da sempre.  C’è ancora tanto lavoro da fare su me stesso. Ho iniziato e provo a vivere pienamente ogni giorno, ho riconquistato la consapevolezza che la vita è la mia e che le scelte sono le mie. La vita è stupenda e merita di essere vissuta aggiungendo qualcosa di nuovo ogni singolo giorno. Scrivo queste righe, accompagnandole con lacrime liberatorie, per coloro che le leggeranno e che si trovano nella fase che ho vissuto io per mesi: non smettete mai di credere che ci sia la luce al fondo del tunnel, anche quando il buio è profondo. Continuate a camminare nonostante non sappiate quanto sia lungo. Alla fine, nel momento di crisi siamo semplicemente fogli di uno spartito di musica che è caduto per terra e che da soli non sappiamo come ricomporre. Ma con un maestro d’orchestra come il Dottor Comello e con tanta determinazione questi fogli si ricompongono e la sinfonia più bella di tutte torna a suonare: la vita. Grazie Dottore.


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Il passato con occhi nuovi e poi come sulle ali di un gabbiano

Ho sempre creduto che le relazioni e gli affetti che accompagnano la crescita delle persone si costruiscono intorno a modelli unici, universali ed esclusivi prevalentemente rappresentati dalle figure di riferimento che accompagnano ognuno di noi e che rappresentano il definirsi di un modello genitoriale e familiare il più possibile ideale e perfetto. L’immagine dell’archetipo suggerita dal Dott. Comello mi ha aiutata nel dare forma alla mia continua ricerca di quell’archetipo genitoriale e familiare personale e perfetto a cui sono stata sottratta e a cui ho sempre pensato di fare riferimento nella lettura di emozioni, stati d’animo, pensieri e azioni in cui sono cresciuta. La condizione vissuta era un forte condizionamento e malessere con il mantenimento di legami conflittuali e tensioni negative laddove la percezione personale di fatti e dati di realtà non corrispondevano a quei modelli o archetipi genitoriali sempre idealizzati. Il percorso di guarigione intrapreso con il Dottor Comello, accanto alla sperimentazione di uno stato di benessere attraverso l’ipnosi, mi ha permesso poco alla volta di ri-pensare alle emozioni negative sinora provate. Ho imparato a districarmi dai nodi e dalle radici, dai sensi di colpa e dalla responsabilità che mi sono attribuita, spesso sprofondando in una condizione di tristezza, vuoto e depressione. Sento che il fluire costante delle acque di un ruscello mi attraversa e nello scorrere dentro di me trasporta e allontana nodi irrisolti e irrisolvibili della mia vita. Riesco a vedere me stessa attraverso il volo di un gabbiano che nel planare riesce ad accogliere le tante possibili forme di amore che possono esistere e che accompagnano gli adulti che siamo diventati.

                    G. 57