Pensieri e parole

Ai pazienti che non vedo da tempo

Sono davanti al computer e scorro in ordine alfabetico i nomi delle molte persone che ho incontrato negli anni in questo studio. Un lungo elenco, mi soffermo su ognuno perché di tutti voglio ricordare il volto, anche quando il nostro rapporto è stato breve o è lontano nel tempo. Non voglio oltrepassare un nome senza ricordarmene il viso e ci riesco quasi sempre. Poi ricordo molte altre cose. Amo la mia professione e quando mi si chiede perché io ci dedichi così tanto tempo, rispondo sempre che il piacere che provo nel ripagare la fiducia che mi è stata affidata e i risultati che derivano dal nostro lavoro insieme è decisamente superiore a certi hobby del tempo libero. A volte incontro per strada o alle conferenze in città diverse persone che non vedo da anni e mi raccontano di come è andata la loro vita dopo il nostro percorso insieme. Io ricordo sempre l'espressione del primo incontro e più di loro i passaggi fondamentali del nostro viaggio. Mi compiaccio quindi di incontrare persone molto diverse da allora, a volte irriconoscibili. Bellissimo!
Il nostro è stato un incontro che per molti ha cambiato la vita, le testimonianze lasciate raccontano di quel tempo e l'identificazione in un nuovo se stesso dimentica o oscura fantasticamente il precedente. D'altronde le parole sono seme e la mente è terra e in modo invisibile e silenzioso fa germogliare una nuova condizione. A tal proposito, se ne avete il piacere, a me lo farebbe, scrivetemi di voi e della vostra vita di oggi. Un invisibile filo della storia ci unisce.
Bene, questa occasione mi ha concesso tanti ricordi, un caro saluto e mi raccomando, fate cose belle!
                                                                                                                                                               Walter Comello

Un anno importante

Ci sono molte ragioni per definire un anno importante, ma la prima a cui penso sono i tanti volti che scorrono nella mia mente e che ho incontrato nel corso di questo tempo. Persone che ricordo con affetto, che un giorno si sono rivolte a me a causa della loro sofferenza, con i loro dubbi verso una soluzione da troppo tempo cercata con ogni mezzo e reduci da tante delusioni, ma con una ritrovata speranza, magari dopo aver assistito ad una conferenza o incoraggiati da qualcuno che prima di loro aveva visto trasformare la propria vita a fronte di un risultato. Fiducia verso la quale ho sentito un grande dovere e nel corso di questo anno, facendo le "cose giuste", siamo giunti, condividendo ogni istante bello o brutto che fosse, insieme a soluzione. Tante persone, tanti volti, di tutte le età per i quali i farmaci non sono serviti, la chirurgia non è bastata, così come le terapie alternative e non alternative, ma la loro mente si! La loro mente è stata capace di fare qualcosa di straordinario, inaspettato, imprevedibile, incredibilmente vero. E' necessario individuare la chiave della propria malattia, del dolore, della propria storia e aprire una porta. Per aprire quella porta non penso di dover essere migliore di chi mi ha preceduto, penso sia necessario fare una cosa diversa. Quando una persona mi chiede aiuto, penso che quel che fino a quel momento era un suo problema, da quel momento in poi, fintanto che non sarà risolto, sarà' un nostro problema e che insieme faremo tutto ciò' che è necessario e insieme lo risolveremo. E' importante per il paziente recuperare il senso del potere nei confronti della propria vita, quando invece tutto e tutti glielo hanno chiesto, come se questo fosse il prezzo della guarigione, a partire dai farmaci che non vanno certo demonizzati, ma presi, se necessario, per il tempo strettamente necessario. Un anno in cui ho visto arrivare uomini, donne, ragazzi, coppie, che dopo alcuni mesi, guariti dal loro male, ho abbracciato in un ultimo saluto. Non ci vedremo più per la stessa ragione, ma loro sapranno che io ci sono e per esigenza ritrovarmi.

E' stato un anno importante per le tante conferenze in città diverse; ho incontrato persone entusiaste che erano in quelle sale senza conoscere il mio volto, ma portate dai risultati del mio lavoro che erano arrivati prima di me. In un anno ho tenuto decine di conferenze, ho parlato a migliaia di persone di uno straordinario strumento terapeutico e delle peculiarità del mio lavoro. I pazienti che si sono affiancati a me nella comunicazione dei loro risultati, hanno seminato fiducia e suggerito con la loro testimonianza una soluzione. Un dono, come dovuto, a chi mesi prima aveva fatto la stessa cosa nei loro confronti, allora seduti in platea e con un problema che invalidava la loro vita. Mi scuso con chi ancora non ho incontrato per l'appuntamento richiesto, ma io e il mio gruppo di lavoro siamo molto attenti nel cercare di accorciare i tempi per tutti. Un ringraziamento anche a loro che non risparmiano le loro energie. Prossimamente lo studio si avvarrà di nuovi collaboratori che si affiancheranno a chi già c'è a sostegno di alcuni aspetti del progetto terapeutico e che stiamo formando rispetto al nostro modo di pensare ed agire professionale. Nel 2015 abbiamo attivato due nuovi protocolli terapeutici per le Terapie Neurosensoriali su decine di pazienti, somministrato molte batterie testistiche, realizzato perizie, organizzato seminari e momenti di incontro, ho partecipato a  convegni nazionali portando i risultati del mio lavoro e pubblicato articoli.

Anche questo sarà un anno importante, molte persone giunte da poco in studio porteranno a termine il proprio percorso terapeutico, altri arriveranno, ci saranno molte nuove iniziative ed io festeggerò ii miei 25 anni di professione. Ricordo Platone che scriveva che l'anima si cura con certi incantesimi e questi sono i discorsi belli e che le recenti scoperte sui neuroni ne spigano la ragione e di come poi questi sanno curare anche il corpo...e perché funzioni, una volta tanto, non abbiamo neppure il bisogno di crederci. Einstein diceva che è necessario un nuovo modo di pensare per porre rimedio ai problemi creati da un precedente modo di pensare e questo vale per chi porta dentro di sé la sua malattia e chi la cura.

Walter Comello

twitter: @waltercomello.it

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intervista - ARTICOLO PUBBLICATO

 

 

 

Un viaggio sorprendente guidati da Walter Comello,
esploratore dell'animo umano.

Un incontro nel suo studio, dove pazienti arrivano da tutta Europa
per avvalersi dell'ipnosi terapia
attraverso un protocollo d’intervento unico
e di grande efficacia

la buona medicina - Articolo pubblicato - 2008

 

 

 

Creatore del format ‘Istinto alla Coppia’,
psicologo e psicoterapeuta,
esploratore del mondo e dell’animo umano,
Walter Comello ci insegna ad affrontare il dolore
all’insegna dell’alleanza terapeutica

 

 

Da una intervista del 2008

 

 

 

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In viaggio con la psiche - Articolo pubblicato- 2004

 

 

 

Walter Comello psicologo e psicoterapeuta, affronta itinerari nella mente e nei luoghi per poi raccontarli.

Da questo numero Torino Magazine gli affida una rubrica.
Lo abbiamo incontrato nel suo studio e ci siamo fatti raccontare la sua professione,
ma abbiamo anche raccolto qualche appunto sul
“volto sconosciuto” della nostra città

 

 

Da una intervista del 2004

 

 

 

 

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psicofavole - in pubblicazione

Ci sono favole e favole. 

Ci sono modi diversi di scrivere e modi diversi di leggere.

L'autore sceglie un suo modo di scrivere e il lettore sceglie il suo modo di leggere.

Immagini evocative, mai descrittive, rivolte a piccoli e grandi uomini dove una diversa età o disponibilità consentirà, come sempre, ad ognuno, di portare con sè quel che gli serve.