Alcune cose su di me

.

 


Rare sono le persone che usano la mente,

poche coloro che usano il cuore

e uniche coloro che usano entrambi.

Rita Levi Montalcini

.

curriculum breve

Psicologo, psicoterapeuta, criminologo clinico e psicopatologo forense. Specializzato in medicina psicosomatica, ipnositerapia, esperto in terapia delle relazioni, sessuologia e tecniche di mediazione, in E.M.D.R. per disturbi post traumatici da stress e sindrome DAP causati da violenza, calamità naturali, eventi bellici. Esperto in terapie per vittime ed autori di reato. Consulente in Decision Analysis e Neuromarketing; esperto in psicologia strategica, formatore in Crisis Management presso PCO (Post Conflict Operations – NATO); consulente per l'Università degli Studi di Torino per un progetto europeo sulla biosicurezza in ambito antiterrorismo; formatore e componente del Comitato Scientifico di I.S.P.S.I. Istituto Scientifico di PsicoSessuologia Integrata e di DEFOE Provider ECM autorizzato dal Ministero della Salute. Editorialista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti, divulgatore scientifico e ideatore di specifici format di comunicazione. Premio Unicef 2011 e 2012. Consulente per  imprenditori in difficoltà. Autore di progetti e programmi di formazione per enti pubblici e privati. Relatore in centinaia di conferenze. Presidente di Ecosystems onlus sulle tematiche ambientali e direttore di Psychè Centro Studi. 

Curriculum completo

Un po' della mia storia

Siamo il prodotto della nostra storia, ma da questo momento ognuno è responsabile della sua prossima storia.

 

Sono nato in una pianura, ma come sempre accade a questa seguono le salite. Era una giornata d'inverno e la neve ricopriva le campagne e ovattava il tempo. C'era una nebbia che non consentiva di distinguere i passi o un sole che ti riempiva le narici e faticavi a respirare. Ho trascorso l'infanzia con il profumo del grano maturo e delle risaie che mi insegnavano il rapporto imprescindibile tra la terra e l'acqua e quello ecosistemico di tutte le cose. Da bambino ho imparato, da un nonno che mi fu maestro, il rispetto della natura, della fatica e del lavoro dell'uomo, il ciclo della stagioni, del giorno e della notte. Sono cresciuto giocando con il nulla e imparando da questo scenari fantastici che si facevano per me realtà e da qui la capacità di sognare e fare dell'impossibile azione e determinazione. Ho imparato la differenza tra sogni e fantasia, a difenderli da chi cerca di spegnerteli e a farne desiderio. Ho imparato la differenza tra utopia e concretezza. In estate nidificavano gli aironi e il granoturco proteggeva come una fitta foresta molte specie di animali. In inverno nebbia, molta nebbia. Dopo pochi anni il trasferimento in città rivoluziona ogni cosa dentro e fuori. Costretto a lasciare il mio mondo, gli studi scientifici, lo sport e l'impegno sociale diventano le mie occupazioni. Negli anni dell''Università di Medicina a Torino e della politica sportiva sul territorio, divento dirigente di un ente di promozione e a 19 anni fondatore e presidente, con il tempo, di una grande società sportiva. La passione per il mare mi ha portato per anni, come istruttore subacqueo e responsabile sui motor yacth da crociera subacquea, ad esplorare quasi tutti i mari del mondo vedendo tutto ciò che si può vedere, dal Golfo di Aqaba agli allora inesplorati reef del Sudan e poi per anni nel Mar dei Caraibi con lo shark feeding. L'Università di Padova e la voglia di un lavoro diverso che mi consentisse di portare a termine gli studi, mi spinsero ad avvicinarmi alla allora nascente mondo della pubblicità e del marketing e dopo un'adeguata formazione divenni parte della prima società di consulenza aziendale in Italia. Tempi duri ma importanti, mi occupavo di strategie aziendali; ogni giorno viaggiavo in una differente regione e alla sera in albergo faticosamente studiavo. Anni di esperienze che crearono le basi di un successivo pragmatismo professionale finalizzato e determinato al risultato. Il servizio militare negli Alpini, come vice comandante del distretto sanitario di competenza, interruppe quel tempo. Poi fu la volta della tesi sperimentale sulla Decision Analysis con l'Università di Menlo Park in California. Dopo la laurea iniziò l'attività ospedaliera presso una direzione sanitaria. Le scarse motivazioni dell'ambiente fecero sì che il ruolo ben presto mi andasse stretto e la libera professione ha rappresentato uno scomodo, coraggioso, ma necessario cambiamento. Iniziai ricco di fiducia e ambizioni e imparai tante cose da due illustri medici, allora primari in Neurologia e Neurochirurgia con cui dividevo i costi dello studio. Ricordo con affetto l'espressione di uno di loro che, in merito alle mie conoscenze e approccio professionale, diceva di me essere una “ottima coincidente soluzione, tra le conoscenze mediche che gli psicologi solitamente non avevano e quella preparazione psicologica che i medici avrebbero dovuto avere per far bene il loro mestiere”. Dopo due anni non facili, ma previsti, arrivarono gradualmente i buoni risultati e le soddisfazioni che da allora mi accompagnano ogni giorno. Per altro mi ero accorto di aver passato 30 anni della mia storia vedendo il mondo solo sott'acqua e da allora divenni un esploratore di foreste, deserti, montagne, aree sperdute e primitive come l'animo umano. La grande attrazione per il mondo naturale e culture di popoli lontani mi insegnarono a guardare con occhi attenti, ad osservare e capire ciò che il linguaggio non può dire. Trascorro il mio poco tempo libero con la mia famiglia nella mia baita di pietra, sperduta tra le montagne, a leggere e scrivere, oppure giocando a golf.  Dormo, per abitudine, meno ore del consueto. Al mattino presto amo leggere e incontro alle 7,30, con l'entusiasmo di sempre, il primo paziente.

 Mio nonno mi insegnò molte cose, ma due in particolare le porto sempre con me: il mattino ha l'oro in bocca...e un uomo vale quanto vale la sua parola.

"natural-mente" per istinto e vocazione

 

Q uesta è una foto del 2010 con Woodrow Clark, Premio Nobel per la Pace sui cambiamenti climatici nel 2007, insieme ad Al Gore.

A Torino per la firma congiunta a favore dell'azione di
ECOSYSTEMS ONLUS,
Associazione che si occupa di comunicazione ambientale, da me fondata e presieduta dal 2011.

Qui il testo del documento

Amazonas 2008

A sostegno dell'Amazzonia, del suo straordinario ecosistema, nel ricordo di un viaggio e di incontri indimenticabili.

L’odore del muschio ti entra dentro e te lo ricorderai per sempre. La foresta amazzonica, in cui per un tempo sei stato in grembo, materializza il senso di una terra madre e per sempre un senso di appartenenza all’ecosistema del mondo naturale. La terra e l’acqua diventano un unico indistinguibile elemento, che modifica le percezioni, il tuo vivere, la tua identità. Non c’è né volontà, né scelta, è una condizione, che curva, piega, ti modifica, passo dopo passo, nel fango, nell’acqua, sui grandi tronchi di piante cadute e che ostacolano continuamente il faticoso, affascinante cammino. Un mondo crepuscolare in cui il sole appare molto lontano, incapace di filtrare tra le chiome di fitti, immensi alberi. Un mondo buio e senza luna, quello della notte, in cui le scimmie, gli uccelli e gli insetti competono con urla e incredibili friniti. Un mondo improvvisamente silenzioso, quello che precede l’alba, ad onorare il sole, che nutre di luce la foresta e che solo stormi di pappagalli ed inseparabili coppie di tucani sapranno vedere. I frequenti acquazzoni non fanno la differenza sugli abiti e la pelle costantemente bagnata da guadi ed umidità; le gocce scendono tra e dagli alberi, rimbalzano su ogni foglia e si espandono in ogni direzione. La respirazione è corta e ti accorgi di quanto usi poco i polmoni solo nell’arrivare sulle rive di un fiume, dove si apre al di sopra la foresta e penetra aria e luce. Gli abiti continuamente intrisi di acqua e terra ti insegnano che l’idea di sporco è altra cosa e che quella è solo acqua e terra. Il modo migliore di lavarsi è lavarsi con loro, nell’acqua di un fiume, tra piragna, anaconde e coccodrilli, ma solo là dove la nostra guida indios, appartenente all’etnia di quella zona della foresta, ne garantisce la sicurezza. Una colonna di portatori trasporta il materiale per superare ogni ostacolo e creare un varco nell’oceano verde, ma che in poche ore si sarà richiuso, conservando il segreto del passaggio. Il cibo dopo alcuni giorni sarà terminato o inutilizzabile. Svanisce giorno dopo giorno lo scontato momento del pasto e si trasforma in bisogno di energia e nutrimento. Solo la foresta saprà essere donatrice di cibo, ma di ciò che fino a quel momento appariva impensabile e che solo i piccoli uomini dai piedi palmati e prensili sapranno estrarre, quale necessario valore per la vita. L’incontro con i popoli della foresta è un incontro con riti e tradizioni. Huorani, Jivaros, Secoya, Syona, Uomini Giaguaro, riti della ayahuasca, della rana sapo, nn, dove il corpo si purifica, l’anima incontra gli spiriti della foresta e dopo una tormentata esperienza nascerà un coraggioso guerriero cacciatore. L’odore del muschio ti entra dentro e passo dopo passo, inevitabilmente, la foresta ti trasforma… e non sarai più lo stesso.

BLU INTENSO E TRASPARENTE

Appena sotto la superficie dell’acqua ti accorgi di essere in un altro mondo inconsapevole dell’esistenza di uno diverso da lui. Il blu è intenso e trasparente, è ovunque intorno a te, ti avvolge e ti invita dentro di sé, ti ammalia, a volte ti dà le vertigini. Scendi sempre più in profondità in lui e in te, quasi senza accorgertene se non fosse per la pressione sulle orecchie. Ti obbliga a compensare con il naso, ma solo per i primi metri, poi tutto si fa solo intensamente trasparente blu. Non c’è più la superficie, non c’è il fondo, nessun riferimento intorno a te, solo un immenso ed infinito trasparente blu. Sei solo come non sei mai stato prima, lo senti profondamente in te quanto più scendi in profondità. La solitudine non è il solito stato d’animo che conosci in superficie, ma una consapevolezza nuova di te, una sensazione fisica che scopri piacerti e da quel giorno desidererai e ne sentirai il bisogno. Il silenzio assoluto è intervallato soltanto dal rumore dell’aria che entra ed esce da te. Le bolle che escono dall’erogatore ti accarezzano le guance e ti fanno compagnia. Salgono verso l’alto indicandoti quale sarà la via del ritorno quando entrato in quel mondo non vorrai più uscirne. Le pesanti attrezzature sono diventate un tutt’uno con il corpo e insieme volano, non si sa dove, in assenza di peso. Trasportati dalla corrente oceanica, come al centro di un fiume invisibile, lo spazio e il tempo svaniscono in quell’intenso e trasparente blu. Sei nell’acqua, ma non la percepisci più come un elemento diverso da te, in certi momenti pensi di farne parte, di essere una molecola della stessa o che lei non esista affatto. Ti attendono incontri straordinari, dalle mille forme e dai mille colori, ma solo quando in prossimità della superficie il sole li illumina. Laggiù in fondo il tuo colore e quello di quelle creature appare lo stesso, intenso e trasparente blu. Alcune possono far paura, per fama o per dimensioni, si muovono silenziosamente, ti osservano come appartenente a quello stesso mondo e tu senti di farne parte, forse di essere tornato semplicemente a casa.

 

.