Una società complessa è ricca di contraddizioni. Il bene e il male non sempre sono così evidenti, a volte hanno uno specifico colore, a volte convivono insieme e appaiono altro. A volte chi può fare più male è molto vicino, a volte è la persona che più si ama, sempre origine di profonde, apparenti, incurabili ferite. Le colpe e le sanzioni spettano ad altre competenze.
Molti anni fa dopo un master di tre anni presso l'Università La Sapienza di Roma in Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense, iniziai a trattare in psicoterapia casi sempre più delicati di cui pochi vogliono occuparsi. Ci sono vittime che riescono a sopravvivere a comportamenti gravissimi, ma che portano con sè segni di una violenza che dopo essere stata fisica, resta nel tempo con invalidità psicologiche alla vita. Sono anime graffiate da storie che si incontrano con quelle degli autori di quelle ferite. Altri che a loro volta, al di là di rispondere delle loro azioni, necessitano di essere curati, per restaurare se stessi o per evitare che le cose accadano ancora.
Qui di seguito poche parole, ma alcune immagini che contribuiscano a sensibilizzare chi ne riconosce la necessità e siano un primo aiuto per qualcuno.