Ho provato più difficoltà a visualizzare le nubi, poi più facile la percezione del suono che si avvicinava, piacevole. Pervadeva tutto il mio corpo, poco alla volta, e quando è arrivato a lambire la zona genitale, pelvica, quella per me dolente, l’ho sentito abbastanza profondamente e piacevole, come se poco per volta si distendesse, ma prima ho percepito come un alito di vento, poi come una melagrana (che ho proprio visualizzato) piena di chicchi duri e rossi, col suono si è come aperta, distesa, “disgregata” (la sensazione dei granuli duri ed intricati è quella che ho spesso nella realtà quando sto male e sono congestionata). Già prima della visualizzazione della melagrana – o quasi contemporaneamente – ma forse più prima – sentivo come uno smantellamento di grumi, di una parete o un masso, qualcosa che si andava sgretolando con la musica, ad ogni suono sempre un po’ di più, piacevolmente ed una sensazione di distensione. Verso fine seduta mi sembrava di “fluttuare” in alto, come se il mio corpo fosse sollevato un po’ da terra. Nello stesso tempo con la voce dell’operatrice che mi riportava alla realtà, ho provato una leggera nausea, come un po’ di mal di mare, e la sensazione di provare difficoltà ad alzarmi dal piano armonico, come se ci fossi incollata e nemmeno volessi staccarmene, tanto profondo era l’abbandono. Un leggero dolore alle braccia nel muovermi e di bruciore agli occhi durante la seduta. Col tornare pienamente alla realtà, è tornato anche un po’ di bruciore, ma permane la sensazione di leggera nausea, mal di mare, come se avessi girato molto, pur essendo stata immobile: forse il grande movimento è stato dentro di me … Ora il bruciore sta tornando, la sensazione di mucosa spellata perché “ferita” e martoriata da tutti quei grani duri che intaccano e “mangiano” la pelle. Così come da ragazzina, un’onda grossa ed inaspettata, al mare, mi ha scagliata a riva, e mi ha completamente spellato la pelle con la sabbia ghiaiosa. Questa è una sensazione-immagine che ricorre spesso nel mio immaginario se devo descrivere la sensazione del mio dolore, insieme al pulsare.