Il leggero e potente battito delle ali della farfalla muove l’aria e la foglia socchiude gli occhi e si lascia andare, si stacca dal suo ramo, il vento la culla e la fa diventare un aquilone dove i suoi colori si confondono e vola in alto verso il sole e scopre di essere altro. Dopo quasi dieci anni di studi sulle più avanzate ricerche nell’ambito della scienza del suono e degli effetti delle vibrazioni sulla mente e sul corpo e osservazioni in ogni parte del mondo, sono giunto a comprendere e a mettere a punto un protocollo terapeutico che va al di là delle parole, che sa essere delicato o potente, molto potente, a seconda delle specifiche esigenze. Importanti sono state l’osservazione dell’azione dei tamburi intorno al fuoco, la dolcezza delle corde delle arpe in un bosco, il frinire delle cicale nella notte della foresta Amazzonica, il vibrare della sabbia al vento del deserto del Kalahari, il diffondersi nell’aria del suono della voce di centinaia di monaci sull’Himalaya e studiando l’effetto freezing del ruggito dei grandi felini che oltrepassa la corteccia cerebrale e colpisce l’amigdala e... molto altro. Abbiamo bisogno che qualcosa faccia vibrare le nostre corde, le cellule per riattivare il nostro sistema immunitario e curare il corpo, abbiamo bisogno che qualcosa faccia vibrare la nostra anima per tornare a desiderare ardentemente di vivere.
Nell’universo tutto vibra e anche l’essere umano è interessato da questa condizione. Il nostro corpo è un luogo di processi biologici e psichici in continua interazione, indipendentemente dalla nostra percezione che ci apparirà a volte fisica e a volte psichica. Fin dalla vita intrauterina il corpo è stato immerso ed esposto a una serie di vibrazioni provenienti dal mondo esterno e dall’ambiente interno, alle quali ha naturalmente dato risposta creando campi di risonanza in costante interazione. Il corpo, composto all’80% di acqua, è un sistema capace di vibrare, entrare in risonanza e creare armonia tra la mente e le parti di sé. Le esperienze della vita alterano qualcosa di profondo in noi e nella nostra capacità di essere in armonia con noi stessi e con gli altri e a volte ci fanno ammalare. È necessario ristabilire questa sintonia nel nostro organismo e nella nostra mente. È stata scoperta una correlazione tra la frequenza della terra (8 cicli al secondo, Risonanza Schumann) e i ritmi alfa prodotti dall’ippocampo, quella parte anatomica del cervello che fa parte del sistema limbico, capace di connettere in modo straordinario mente e corpo. La percezione vibrazionale costituisce una sensibilità di tipo meccanico che coinvolge strutture recettoriali poste a livello sottocutaneo che permettono all’uomo di entrare in risonanza con le frequenze alle quali è esposto, generando un cambiamento psicofisico. La terapia NeuroSensoriale fonda la sua efficacia sulla naturale tendenza del corpo a rispondere ad uno stimolo vibrazionale, armonizzando la propria risposta fisica ed emozionale sulla stessa frequenza ricevuta. Il Piano Armonico rappresenta uno strumento che, utilizzato con uno specifico protocollo d’intervento terapeutico, consente di creare una sorta di upgrade neurofisiologico in tutti quei casi di malessere dovuti a cause diversificate. Il nostro protocollo è il risultato di dieci anni di ricerche studi ed esperienze professionali che hanno condotto alla realizzazione di uno strumento, un esclusivo Piano Armonico, progettato sulle esigenze d’intervento individuate. In studio tecnici appositamente formati, su richiesta del medico o dello psicoterapeuta che prescrive l’intervento, applicheranno il protocollo con orientamento alla persona e all’obiettivo terapeutico richiesto. La risposta somatica e della mente è data dalla frequenza di risonanza armonica utilizzata a 432 Hz, dove il corpo, nella sua posizione distesa che sfrutta l’ampiezza della superficie di contatto con il Piano Armonico, permette la propagazione d’onda che lo avvolge in un’intensa esperienza psicofisica. Le vibrazioni trasmesse fanno a loro volta del corpo cassa armonica e vanno a “riprogrammare” uno stato di armonia. Si realizza un riequilibrio dell’attività elettrica dei lobi cerebrali e dell’attività cardiaca; le vibrazioni trasmesse agendo sulle parti liquide sono attivatore cellulare, fornendo supporto alla capacità terapeutica naturale del corpo. L’esposizione alla vibrazione origina un vissuto fisico e/o emozionale che coinvolge tanto la mente quanto la parte somatica. Questo esalterà uno stato di crescente benessere là dove sussiste un’adeguata armonia, mentre dove si riscontra il problema rivelerà una specifica evidenza fisica in una determinata parte del corpo. La terapia NeuroSensoriale con l’utilizzo del Piano Armonico, come previsto dal nostro protocollo, determinerà un’inevitabile trasformazione che avverrà a livello fisico, producendo una nuova sensazione di benessere e riportando equilibrio a livello profondo, ponendo rimedio alla disarmonia all’origine della problematica.
Le onde meccaniche della vibrazione emessa dall’arpeggio delle corde, impattano sulle onde cerebrali generate dall’attività elettrochimica del cervello, influenzandone la frequenza e quindi gli stati di coscienza ad esse associati. In questo processo viene coinvolto il sistema limbico-ipotalamico. L’amigdala, ricevendo input direttamente dal talamo, prima che vi sia un’elaborazione da parte della corteccia cerebrale, risponde rapidamente alla vibrazione percepita dal corpo rintracciando nel suo archivio emozionale qualcosa di familiare e intimo al fine di orientare una risposta efficace verso specifiche esigenze. Esiste infatti un canale unico di comunicazione tra la fisiologia emotiva del corpo ed i processi creativi della mente che se, in ambiti diversi diventano causa di un problema, opportunamente guidati potranno generare strategie risolutive efficaci. La terapia NeuroSensoriale si rivela un valido supporto nella risoluzione di problematiche sia psicologiche sia organiche. È efficace in tutte quelle circostanze in cui ci si trova a vivere un forte stress o un disagio situazionale, inducendo un significativo abbassamento del cortisolo (ormone dello stress). È di grande validità nella regolazione del ciclo sonno-veglia. È utile nella risoluzione di difficoltà legate a stati ansiogeni e del tono dell’umore. Stimola il sistema immunitario a funzionare in maniera più efficiente. Interviene in ogni forma di patologia organica e contribuisce alla terapia analgesica. È soluzione nei processi di armonizzazione e autostima, interviene nei disturbi di ansia, depressione, fobie e comportamenti compulsivi. Nel settore artistico, sblocca potenzialità latenti e stimola la creatività, nel settore sportivo, migliora le prestazioni atletiche favorendo una maggior concentrazione e aumenta la resistenza muscolare. La terapia NeuroSensoriale può essere introdotta all’interno di un progetto psicoterapeutico da costruire o già in essere, individuando alcuni momenti critici durante i quali il suo utilizzo potrà fungere da acceleratore di eventi emotivi rilevanti. Trova un valido impiego associato alla terapia ipnotica, dove la combinazione di due sollecitazioni, mente-corpo per l’ipnosi e corpo-mente per la terapia NeuroSensoriale, determina una potente azione di intervento.
Una corda percossa, sfregata o pizzicata produce degli armonici che sono dei suoni in relazione a un suono fondamentale, la 5a si chiama giusta perché proviene dagli “armonici” che sono suoni non “contaminati” quindi non soggetti a cambiamenti. Ricordiamo che le 5e giuste hanno un senso di posa e non hanno bisogno di risoluzioni come altri intervalli che hanno un senso di moto e devono essere risolti. Pertanto la 5a è un intervallo rilassante che ha effetti positivi sull’organismo umano e pare che anche gli animali traggano beneficio dalla vibrazione di questo intervallo. Nello studio dell’armonia tutto ciò che è consonante crea rilassamento, mentre accordi dissonanti creano ansietà proprio per la loro caratteristica di movimento. Nell’Universo l’energia è vibrazione. Il ritmo vibratorio di un oggetto, compreso il corpo umano, si chiama risonanza. Quando la frequenza si altera, quella parte del corpo si ammala perché vibra in modo disarmonico. Se si conosce la corretta frequenza di risonanza di un organo sano e la si proietta sulla parte malata, l’organo può tornare alla sua frequenza normale: il primo passo verso la guarigione. La malattia altro non è che una disarmonia di frequenze. Risulta perciò possibile, attraverso l’uso di un suono specifico proiettato sull’area malata, reintrodurre il giusto livello armonico e poterlo così guarire con il La accordato a 432 Hz. La sostanza è questa: il 432 è la precisa sintesi del tutto, in armonia con ogni principio del macro e del microcosmo universale. La regola base per l’armonia è sempre la stessa: “come in alto, così in basso” e viceversa. Remo Barnava - Direttore d’orchestra e Maestro del Conservatorio di Torino
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