Sono arrivata dal Dottor Comello forte delle mie presunzioni. Come dice il Dottore "intenta nelle crociate" contro le mie amiche e in generale contro il mondo intero. Avevo più nemici che amici. Prima o dopo tutti "sbagliavano" qualcosa nell'interazione con me e quindi venivano eliminati dalla mia cerchia. Le questioni di principio e rispetto erano molto forti in me. La caverna dell'"omo salvei" era molto vicina.... Mi stavo facendo il vuoto attorno. In realtà non era per questi aspetti spigolosi del mio carattere che mi sono approcciata al percorso con il Dottor Comello, in quanto per me non sembravano essere un ostacolo alla mia vita. Ho voluto provare il percorso con il Dott. Comello per trovare una soluzione alle mie sempre più frequenti emicranie e alla mia pancia. Già la mia pancia, nemica da sempre, da svariati anni, sempre grossa, gonfia, dolorante. Tanto grossa che sembravo incinta. La prima seduta è stata illuminante! Ho raccontato il mio passato, la mia famiglia (ottimo rapporto con i genitori, pessimo rapporto con mia sorella), l'amore per le mie gatte e gli animali in genere. La mia vita in generale, la mia convivenza terminata circa 10 anni fa e da allora nessuna storia seria particolarmente importante. I miei mal di testa, in particolare gli attacchi di aura sempre più frequenti. Il Dott. Comello mi ha spiegato come il mio bisogno di controllo, di perfezione, di organizzare tutto in modo così preciso, maniacale era solamente dovuto al mio bisogno di accettazione da parte degli altri. Chiave di lettura per me totalmente nuova. Soffrivo spesso di emicranie e ultimamente gli attacchi di aura erano più frequenti. Dall’inizio delle sedute con il Dott. Comello sia le emicranie che l’aura non si sono più presentati. Gli attacchi di aura in concomitanza con le festività natalizie, sintomo della vita familiare che avrei voluto, ma che non avendo rifuggo. Ovvero mi creo un alibi concreto per evitare le festività comandante, giacché queste mi fanno soffrire e sentire ancora di più la solitudine. La prima settimana dopo la prima seduta è stata molto produttiva. Mi sentivo più leggera, come aver scaricato un peso. Non sentivo più l'URGENZA di organizzare, fare e aspettare l’approvazione degli altri, rimanendo ferita se non avevo il riscontro sperato. In quella settimana il mio cervello era un continuo elaborare nuovi pensieri, ma soprattutto collegamenti. In particolare, io vivo con due gatte: Nina e Margot. Nina, la “mia” primogenita, stava vivendo malissimo l'inserimento di Margot. Entrambe gatte adulte di poco meno di 3 anni, Margot in particolare adottata con 2 anni e mezzo e un brutto passato di maltrattamenti da curare. Un mattino, in bagno, mi si è accesa la classica lampadina: Nina e Margot si trovavano esattamente nella stessa situazione che avevo vissuto con mia sorella. Nina non accettava Margot. Margot adorava sua sorella e non capiva perché non potesse avvicinarsi a lei. Alla seconda seduta ho raccontato i collegamenti e i mille nuovi pensieri sorti e da lì abbiamo iniziato un percorso molto costruttivo assieme. Una cosa per me piacevolmente scioccante è provare la sensazione di "non pensare a nulla" durante le sedute di ipnosi. Mai successo prima! Il mio cervello è sempre in azione. Dopo mesi di terapia sono una persona nuova. Più accomodante, meno polemica, rilassata, più aperta verso gli altri. Verso ciò che gli altri possono darmi. E io posso dare a loro. Resto comunque sempre determinata a non accettare ciò che può minare la mia serenità. Le mie scelte e decisioni, soprattutto nell’ultimo periodo, sono volte a scegliere ciò che mi fa stare bene. Passo ancora periodi nei quali sono più bellicosa e quindi mi fermo a pensare, perché vuol dire che qualcosa sta minando l’equilibrio raggiunto e cerco di controllarmi, di capire. In questi mesi ho affrontato litigi, anche "forti", con amici della fascia ristretta, ma vivendoli serenamente, senza farmi abbattere o cadere in depressione, cogliendo gli aspetti costruttivi che le situazioni man mano potevano darmi. Ho affrontato anche situazioni sul lavoro poco piacevoli, cercando di analizzare dentro di me oggettivamente la situazione. Come mi disse una volta il Dott. Comello prima ero un cagnolino piccolo che abbaiava in continuazione per affermarsi e difendersi dal cane grande. Il cane grande non ha bisogno di affermarsi, sa quanto vale. Non ha bisogno di difendersi, sa quanto vale e quali sono i suoi limiti. Ecco, ora mi sento un cane grande. Mi aspetto delle ricadute, certo, ma concretamente il pensiero dentro di me è cambiato. E come dice il Dottor Comello “le parole sono come semi”. Lui ci aiuta tramite le parole a seminare dentro di noi. Non è detto che il seme germogli subito. Magari ci mette settimane, mesi, ma nel frattempo lavora dentro di noi, creando nuovi pensieri e atteggiamenti. Da quando sono cambiata ho notato concretamente un avvicinarsi di nuove persone attorno a me, cosa che prima con il mio carattere perentorio inconsciamente respingevo. Secondo il Dott. Comello la mia pancia è un forte, inconscio, desiderio di maternità. Nella prima seduta di ipnosi fatta con l’obiettivo di "far lavorare" la pancia ho avvertito una resistenza pazzesca nella pancia, una sensazione non spiegabile a parole. Probabilmente il mio inconscio non era pronto. Nella seconda seduta di ipnosi mirata alla pancia abbiamo ringraziato il mio inconscio per il messaggio fisico che mi dava per segnalare un suo bisogno che avevamo capito, ma ok ora poteva non manifestarlo più. La sensazione che ho avvertito è che la mia pancia fosse tipo un palloncino raggrinzito, sgonfio, come accade ai palloncini se lasciati per un po' al sole. Se davvero il messaggio che il mio inconscio vuole darmi è che vorrei diventare mamma....bè non sarà risolvibile a breve o perlomeno fintanto che io non incontri una persona speciale con la quale valga la pena rimettersi in gioco e completare la mia vita attraverso questo percorso. Conscia del fatto che non è detto che la mia vita debba seguire quel percorso. Infatti, come diceva giustamente il Dottor Comello nell’ultimo incontro, può anche essere che io imposti la mia vita con mille altre cose e se raggiungo la serenità e mi sento appagata va comunque benissimo. Ultimamente noto una mia diversità di approccio verso gli uomini in particolare. Verso le amicizie, come detto sopra, il mio approccio era già migliorato, meno stressante, più rispettoso dei tempi altrui, meno pressante e ansioso. Riparlando della mia esperienza con il Dottore e rileggendo quanto sopra esposto mi si è accesa la lampadina! In tutto lo scritto non ho mai citato il fatto che erano 4 anni che prendevo psicofarmaci! Come se già non facessero più parte di me! Il fatto di non essermene ricordata è stato un segnale molto forte per me. Erano 4 anni che convivevo con la pastiglia del mattino. Avevo già provato due anni fa a sospendere le medicine, ma non ero riuscita e questa cosa era diventata fonte di preoccupazione. Alla prima seduta dal Dott. Comello ho fatto presente che assumevo la paroxetina, ma che era mia volontà sospendere con questo medicinale. Dopo qualche mese di terapia ho iniziato gradualmente la sospensione, guidata dal Dottore. Il mio obiettivo era terminarle entro il 24.12.2015. Stessa data di inizio di 4 anni fa. Bè un giorno di ottobre, era una domenica mi ricordo benissimo, tardo pomeriggio mi sono detta: ma oggi dovevo prendere la goccina? Sì avrei dovuto prenderla e mi ero totalmente dimenticata! Era la prima volta in 4 anni che mi dimenticavo di verificare se dovevo prendere la paroxetina o meno. E’ stato commovente e un altro segnale molto forte. Da lì ho capito che avevo finito. Ora sono pulita, nuova, pronta a vivere davvero la mia vita.
E. 36