Gentile Signora/e,
è stato un anno particolarmente impegnativo e faticoso per tutti, ma ognuno come sempre ha fatto del suo meglio nell’affrontare difficoltà e impegni. Siamo stati capaci di sopravvivere ad incertezze, incoerenze, delusioni, ansie, paure e solitudine. Ci siamo confrontati con la sfiducia e abbiamo prima capito e poi compreso il valore delle cose; comprendere è prendere con sè, portare dentro di sè e questo ha il potere di trasformazione. Abbiamo compreso l’importanza di identificarci in ciò che si vuole essere e non nel fare, perché questo ne è solo la conseguenza. Abbiamo compreso che in questo modo il fare diventa un valore, qualità e questo rende migliori noi e le nostre cose. Abbiamo compreso che la fiducia è necessaria ad ogni aspetto della vita, ma non ci si fida di altri o del futuro se prima non si ha fiducia in se stessi e questa dipende dal nostro fare bene. Abbiamo compreso che l’autostima non dipende da altri, se no si chiamerebbe diversamente. Abbiamo compreso che il futuro non esiste e quindi non c’è da averne paura, ma che dipende da noi e ce ne possiamo e dobbiamo prendere la nostra piccola, grande responsabilità. Abbiamo compreso che il lavoro, qualunque questo sia, è un valore importante della propria identità prima che un dovere o un obbligo. Abbiamo compreso il valore del tempo e che questo non va occupato per riempire un vuoto, ma utilizzato come porzione importante della propria vita. Abbiamo compreso che dare qualità al tempo è dare qualità alla vita e il fine di questa è proprio la sua qualità. Abbiamo compreso che tutto può essere importante, ma poche cose necessarie. Abbiamo imparato ad accettare che le cose cambiano, a volte muoiono, ma questo è necessario ad una nuova vita. Abbiamo compreso il valore del sorriso, che non possiamo fare a meno di un abbraccio e per questo si sa superare la paura. Abbiamo compreso l’importanza di alcune persone e della non importanza di altre. Abbiamo compreso che ogni giorno dobbiamo togliere qualcosa che non ci fa stare bene per sostituirlo con qualcosa che ci fa stare bene; che per realizzare questo non si devono avere nei confronti della vita nè debiti nè crediti e che per questa ragione vanno abbandonati rancori, colpe e aspettative.
Un ringraziamento particolare ai miei pazienti che ogni giorno nel nostro lavoro mi hanno consentito di ricordare queste e altre cose e in questi valori abbiamo camminato insieme. A molti di loro i miei complimenti per essere stati capaci di ottenere risultati straordinari: di vincere le paure e il dolore e sconfiggere la morte dell’anima e del corpo. Ai “miei bravi ragazzi” i complimenti per le loro pagelle, per le loro lauree, per il loro primo contratto di lavoro, per i loro progetti nella vita, ricorderemo nel tempo questa strada fatta insieme. Le mie congratulazioni a chi si è sposato, alle neo-mamme che tanto avevano desiderato il realizzarsi di un sogno e ai loro bambini, a cui forse un giorno potranno raccontare una bellissima storia. Una “dose” di fiducia a chi ha appena iniziato il suo percorso, perché sia vaccino contro il contagio di un passato che non conta più. Un augurio a tutti perché questi giorni siano occasione per voltare una pagina, prendere una penna ed iniziare a scrivere la sceneggiatura della propria nuova vita. Come realizzarla? Ci penseremo insieme.
Buone Feste e un abbraccio
Walter Comello