Fin da bambina mi sono sentita inadeguata, non all’altezza, sbagliata insomma; ho avuto rapporti difficili in famiglia soprattutto con mio papà, famiglia che per altro ho sentito per tanto tempo come il centro del mio mondo. Dopo essermi laureata, con non poche difficoltà dovute principalmente alla mia totale mancanza di autostima, mi sono sposata con un uomo che amavo molto. Ho avuto due splendide bambine, ma il matrimonio non è stato ciò che speravo. Mi sono ammalata di tiroidite autoimmune. Non è stato possibile restare insieme e, per il bene mio e delle mie figlie, me ne sono andata, senza lavoro e senza soldi. Nello stesso periodo ho perso due persone care, i miei punti di riferimento: la mia amatissima nonna ed il mio migliore amico, entrambi per un malore improvviso. In quel periodo così buio sono stata violentata da un uomo che credevo mio amico. Ho sofferto di depressione e di insonnia. Quando sono stata meglio ho incontrato un uomo che credevo davvero gentile, empatico ed altruista, ci siamo innamorati, o meglio credevo che lui mi amasse ed invece - dopo tanti impegni e promesse che erano riuscite a superare la mia diffidenza - ha abbandonato letteralmente me e le mie figlie, sparendo senza neppure salutare. Viveva da poco con noi a casa mia. In questi anni difficili ho fatto ricorso all’aiuto di cure psicologiche, dopo una prima esperienza completamente negativa ed addirittura controproducente e dopo un breve periodo in cui sono ricorsa ad antidepressivi e sonniferi, sono stata in terapia nel corso degli ultimi anni da due psicologhe che mi hanno aiutata a tenermi in piedi, a rimettere insieme pian piano i pezzi della mia vita. Sono riuscita ad ottenere un lavoro abbastanza stabile grazie a master, abilitazioni, sacrifici economici e grande impegno. Alla fine dell’estate scorsa però mi sono accorta che avevo tenuto insieme la mia vita, i miei doveri, gli impegni verso le mie figlie, che sono cresciute serene e davvero in gamba, ma non ero nemmeno lontanamente felice. Camminavo come piegata sotto il peso del mio passato, degli abbandoni e delle ferite, rimuginavo spesso, vivevo come sospesa con la paura di ricadere nella depressione o nell’insonnia, vivevo sentendomi sempre ed ancora sbagliata, inadeguata, debole. A volte negli ultimi anni ho sofferto di crisi di cefalea ed emicrania con aura; dolore a parte, la parziale perdita della vista che appariva sfuocata con una totale mancanza del senso delle distanze e della profondità era del tutto invalidante: non potevo guidare, camminare e lavorare era davvero difficile. Era una vita sospesa la mia, piena di paure, di pesi, di pensieri scuri. La vita , si sa, è fatta di incontri e ci sono incontri che ti cambiano la vita. Ad inizio settembre, accompagnando una carissima amica dal Dottor Comello l’ho conosciuto e ho deciso di intraprendere questo nuovo cammino con l’ipnosi. Fin dalle prime sedute mi sono sentita bene, in questo breve percorso ho finalmente lasciato quello zaino così pesante, quella zavorra che era la presenza costante del mio passato. Ora sento di camminare eretta, niente più andatura accartocciata su me stessa come una foglia rinsecchita, come un ramo che ha paura di spezzarsi. Niente più vergogna della mia sensibilità, del mio altruismo, del mio bisogno di essere utile, ora vedo queste caratteristiche come doti, non come fragilità o debolezze. Ora vedo i miei difetti, ma anche la bellezza che ho dentro. Ora non m’importa, finalmente, di dimostrare a quella parte di me che è mio padre di non essere una fallita, una perdente. Ora mi piaccio, così come sono. Il Dottore mi ha insegnato, inoltre, a gestire la mia predisposizione all’empatia, mantenendo le giuste distanze, senza farmi fagocitare nel dolore degli altri o addirittura nel potere distruttivo e “vampiresco” di alcuni. Ora non sono più condizionata dal mio infantile desiderio, bisogno di essere amata: certo mi piacerebbe condividere i momenti belli, i pensieri, l’affetto con qualcuno, ma ora sto bene con me. Ora mi fido di me, della mia forza, del mio intuito, della mia capacità di scegliere e fare la cosa giusta. Ora vivo il presente, felice di ciò che la vita mi dà: le mie figlie, i miei animali, la natura, la casa, il lavoro, i miei genitori ancora in salute, mia sorella, i miei pochi ma carissimi amici ed un rapporto amichevole con il mio ex marito. Ora vivo attimo per attimo, senza ansia, senza pesi insopportabili, senza vergogna. Non ho più avuto attacchi di cefalea, dormo bene e nella cura della mia tiroidite autoimmune sono passata da un dosaggio di 175 mg di Eutirox a uno di 50 mg. Insomma, ora sono padrona della mia vita, ora sono serena e felice e i rari momenti di tristezza e di solitudine sono solo momenti; il mio passato fa parte di me, ma se ne sta nel suo cassetto e lo consulto solo quando serve. Il Dottor Comello mi ha permesso di compiere quel salto che non ero ancora riuscita a fare, mi ha dato uno SGUARDO NUOVO su di me, sugli altri e sulla vita. Ora sento di essere per le mie figlie adolescenti una mamma più equilibrata e serena e un’insegnante migliore. Insomma nella mia vita apparentemente non è cambiato nulla in questi quattro mesi di percorso, ma in realtà è cambiato tutto! Ho scritto queste righe per dire grazie di cuore al Dottor Comello, ma anche per dire a chi si trovasse a leggere in un momento buio della sua esistenza di non arrendersi: ci sono incontri che ci aprono un mondo … forse non si raggiungerà la felicità, che è spesso effimera o legata alla presenza di un amore o di una compagnia significativa o a qualcosa che non dipende solo da noi, ma la gioia e la serenità … quelle sì.
A. 47