Mi sono occupato da sempre delle dinamiche di relazione, dove l'affettività e la sessualità sono elemento essenziale della nostra identità e necessariamente della qualità della nostra vita.
In un processo evolutivo di conoscenza nostro padre è il primo uomo, nostra madre la prima donna, la loro coppia la prima coppia; primi modelli da cui origina la nostra vita e quello che noi saremo. Si replicano con facilità i modelli positivi mentre i modelli negativi richiedono una compensazione o finiscono per essere una giustificazione del proprio agire.
Una società che modifica velocemente i suoi equilibri necessita di comprendere dinamiche spesso contrapposte per continuare ad esistere.
La vita di coppia è per tutti un percorso accidentato, che spesso appare pericoloso, difficile, a volte faticoso. Le gioie dell’amore ne valgono i rischi e lo stare insieme rappresenta la nostra stessa natura umana. Questo non vuol dire che occorra accettare che le cose vadano come devono andare o si debba riporre nella fortuna il valore di un incontro o la condizione per la continuità nel tempo della relazione. LA RIUSCITA DEL PROGETTO DELLA COPPIA NON E’ FRUTTO DEL CASO E CONOSCERE LE REGOLE E LE DINAMICHE DI FONDO CI CONSENTE DI EVITARE O DI RIPETERE ERRORI GIA’ COMMESSI DA NOI O DA ALTRI.
Quando vi è una crisi se ne esce in due modi possibili: il primo è metterci una pezza, per ritrovarsi a breve nelle stesse condizioni, il secondo è L’IDENTIFICAZIONE DI UN PROGETTO CHE DETERMINI UN PROCESSO DI CAMBIAMENTO CHE PROPONGA UNA NUOVA CULTURA DELLA COPPIA.
Se è vero che il dolore affettivo è causa delle più atroci sofferenze e dei peggiori comportamenti verso gli altri e verso se stessi (l’84% degli omicidi e il 91% dei suicidi sono intraffettivi), la qualità della vita e la salute fisica dipendono soprattutto da questo inevitabile e affascinante mondo delle nostre emozioni-relazioni.
Non importa quello che siamo, quale sia la nostra professione o il nostro ruolo nel mondo, spesso ci sentiamo soli nei confronti di una grande sfida, la più difficile, quella a cui siamo meno preparati. A volte si ha la pretesa di sapere già tutto, di avere abitudine e capacità nel far fronte a ben altri problemi, eppure si continua ad essere silenziosi e assenti alla nostra e altrui sofferenza. Il tempo, a cui viene affidata la soluzione, non cura e sono necessarie specifiche soluzioni.