Alcuni elementi sono caratteristici dell’ipnosi in anestesia generale, a seguire sono presentati i più significativi.
La perdita di coscienza con relativa perdita di controllo a causa dell’anestesia generale rappresenta un fattore di stress aggiuntivo per il paziente. La tecnica del refreaming (ristrutturazione) risulta utile in caso di esperienze pregresse traumatiche legate all’anestesia o alla chirurgia.
I pazienti ammessi in ospedale per chirurgia maggiore sono analoghi ai pazienti critici in quanto in uno stato di alterazione dello stato di coscienza: si concentrano intensamente sul caregiver, sia il medico che l’infermiere, escludono tutto ciò che li circonda, registrano le parole letteralmente e spesso interpretano in maniera errata i commenti fatti dalle persone autorevoli.
In questa condizione diventano estremamente suggestionabili ed è importante riconoscere e utilizzare questo a loro vantaggio. È importante proteggerli perchè in questo caso parole innocue, frasi o conversazioni poco attente possono essere mal interpretate ed avere effetti negativi.
Benché non sia noto agli stessi anestesisti, alcuni scritti in letteratura documentano come i pazienti percepiscano e codifichino importanti informazioni anche quando sono in piani profondi di anestesia. Usando l’ipnosi dopo l’intervento è possibile richiamare alla memoria importanti eventi intraoperatori secondo alcuni autori, mentre c’è chi ha dimostrato che le suggestioni positive intraopéeratorie non hanno alcun effetto nel ridurre indolore postoperatorio o la nausea.
Diversi tipi di interventi psicologici, inclusa l’autoipnosi hanno mostrato una riduzione del delirium post operatorio, del tempo speso in terapia intensiva, del tempo di intubazione, della lunghezza di ospedalizzazione, del vomito post operatorio e della necessità di cateterizzazione.
Sono state riportate dimissioni più precoci dall’ospedale e minor numero di farmaci, convalescenze più brevi, minore dolore da procedura e ansia nei bambini. C’è anche una diretta relazione tra specifiche suggestioni e l’effetto su processi involontari, come le perdite di sangue, le risposte ghiandolari e viscerali e l’incremento o il decremento delle secrezioni gastriche. Si può persino avere una reazione allergica ad una suggestione di anestesia locale se il soggetto è allergico.
Pazienti che esperiscono un basso livello di ansia vanno prontamente in trance parlando loro come se fosse stata appena completata un’induzione formale, mentre pazienti in stato di stress elevato, benché in uno stato alterato, avranno necessità di una comunicazione vivida ed efficace per catturare la loro attenzione.
Infine è molto importante comprendere lo stile di coping dei soggetti distinguendo quelli che preferiscono essere informati e coloro che desiderano avere meno informazioni possibili ed adeguarsi di conseguenza.
La combinazione dell’utilizzo dei farmaci sedativi senza raggiungere la profondità dell’anestesia generale e l’ipnosi prende il nome di ipnosedazione e consente di ridurre i rischi connessi all’anestesia generale in specifiche popolazioni di pazienti e per specifici interventi.